Il metodo Leggere i messaggi del corpo è caratterizzato da un'azione sinergica che, nel rispetto della specificità dei ruoli, utilizza sia il T.A.A. (Training Autogeno Analitico: è una tecnica, che costituisce l'essenza del Progetto Psicantropos della psicologa: applicata inizialmente solo su adulti educa all'armonia psicosomatica ed, in generale, induce al rispetto del corpo, attraverso l'esperienziale di ventidue induzioni), sia una serie di allenamenti, inseriti nella didattica dall'insegnante.
La psicologa-psicoterapeuta, nei suoi interventi, continua ad applicare il T.A.A. sugli alunni: conduce le induzioni, pratica il toccamento del corpo ed offre agli alunni una serie di informazioni, inclusa l'interpretazione psicosomatica di sensazioni, di emozioni e di immagini esperite e comunicate dagli alunni durante gli esperienziali.
Gli allenamenti, chiariscono ai bambini le modalità di svolgimento degli esperienziali e il linguaggio utilizzato dalla psicologa e veicolano le informazioni e le interpretazioni psicosomatiche ricevute.
L'insegnante ha il compito, attraverso un'attenta raccolta-dati, di "osservare" i messaggi corporei degli alunni per guidarli all'espressione sempre più consapevole di sensazioni, emozioni ed immagini emerse durante gli esercizi; allena, inoltre, gli alunni ri-proponendo loro gli esercizi proposti, in prima battuta, dalla psicologa.
In tal modo, con la supervisione permanente della d.ssa M. R. Dominici, osserva in progress i percorsi effettuati da ciascun alunno e la capacità di esprimere sensazioni ed emozioni con l'interiorizzazione dei diritti - doveri, l'esplicitazione della corporeità, l'acquisizione dell'autostima, la capacità relazionale.
Ogni incontro comprende esperienziale, verbalizzazione di sensazioni ed emozioni, espressione scritta e produzione grafico - pittorica ed è sempre corredato da una musica che, utilizzando la memoria corporea (risvegliata dall'induzione e dal toccamento della psicologa), permette la visualizzazione di immagini, all'identificazione di emozioni e alla percezione di sensazioni.
Il toccamento, da parte della psicologa, di specifiche parti del corpo educa la fondamentale distinzione tra il bad touch ed il beautiful touch (toccamento cattivo e toccamento buono), elaborando la memoria corporea. L'insegnante continua ad allenare i bambini, secondo le indicazioni della psicologa, sulla base del protocollo steso insieme.
Con il metodo "Leggere i messaggi del corpo", il bambino si relaziona dal punto di vista intellettivo e cognitivo con l'ambiente circostante in quanto il suo corpo sviluppa la sua funzionalità conoscitiva, immaginativa e pratica e diviene strumento di apprendimento; gli esercizi di rilassamento, inoltre, lo riportano anche alla calma fisiologica che gli consente di poter riprendere con facilità il successivo lavoro in classe.
Il suo corpo diviene un veicolo di espressione e di comunicazione che, attraverso il linguaggio del movimento, del gesto, della prossemia e della mimica, esprime la sua personalità rivelando sia sensazioni, sia emozioni, sia intenzionalità.
Ma, soprattutto, manifesta quelle reazioni emotive ed affettive che, utilizzate opportunamente, si trasformano in momenti educativi perché impulsività, incostanza, facile entusiasmo e volontà incostante di raggiungere un obiettivo, evolvono in fiducia in sicurezza in se stessi e negli altri da sé e in determinazione.
Si esplicano in termini di educazione alla creatività attraverso la possibilità di avanzare proposte, alla operatività stimolando l'azione diretta, alla riflessività nei momenti di discussione critica sulle esperienze collettive e/o individuali per decostruire e ricostruire le immagini mentali, per superare gli stereotipi e i pregiudizi e per sviluppare la capacità del pensiero riflesso e critico, favorendo quelle capacità di iniziativa e di risoluzione dei problemi che contribuiscono a consolidare qualità individuali quali autostima e sicurezza.
Il collaborazione con le attività di squadra e di gruppo, il metodo "Leggere i messaggi del corpo" favorisce, inoltre, i rapporti sociali; infatti il bisogno e la voglia di stare insieme evolvono, dal punto di vita sociale, nel senso dell'appartenenza al gruppo che si esprime attraverso il confronto costruttivo, la collaborazione, il rispetto delle regole, la lealtà verso gli altri, il richiamo continuo al principio di realtà, la solidarietà, la cooperazione e la corresponsabilità.